La Sacrestia monumentale di San Filippo – Articolo su “Il Cittadino”

“La custodia del Sacro”: inaugurati i restauri della sacrestia di San Filippo

Giovedì 5 maggio è stata inaugurata la rinnovata sacrestia di San Filippo Neri in via Lomellini. I restauri del monumentale ambiente, costruito in forme borrominiane nella prima parte del Settecento, si inseriscono nella consistente serie di lavori che, a partire dal 2004 quando Genova fu Capitale europea della Cultura, hanno visto coinvolto il complesso tardo barocco dei Padri Filippini,
Nella elegante struttura architettonica emergono, sulla parete sud, il rinnovato altare delle reliquie, sovrastato da una secentesca statua della Madonna del Carmine, proveniente dall’Albergo dei Poveri e concessa dall’ASP Emanuele Brignole.
Nella parte opposta della sacrestia sono situate due tele settecentesche di pittori veronesi, una cambiasesca Deposizione del secolo XVI e un ovale rappresentante san Filippo. Tutti i dipinti sono stati restaurati dal Laboratorio di restauro della Regione Liguria.
In un piccolo locale adiacente è situato un incantevole lavabo marmoreo.
I lavori sono stati finanziati in massima parte dal contributo della Compagnia San Paolo, tanto benemerita per i suoi interventi a favore delle iniziative sociali e del patrimonio artistico della nostra città.
La presentazione del restauro è avvenuta nell’adiacente Oratorio, che la sacrestia congiunge con la chiesa, creando un complesso unitario dal punto di vista monumentale e vivo per le attività liturgiche, culturali, pastorali e sociali che vi si svolgono.
Così infatti ha ricordato il Preposito, padre Andrea Decaroli, nel suo intervento di saluto: “La nostra Sacrestia ha due particolarità che vorrei sottolineare. È un luogo di bellezza e un luogo di passaggio. La bellezza, nella monumentalità curata fino al dettaglio, è immediatamente percepibile, ed è in qualche modo naturale aspettarcela visto che si inserisce in un luogo, il nostro complesso di San Filippo, dove la bellezza è di casa.
Accanto a questo – lo si potrà notare visitandola – la sacrestia è un luogo di passaggio, una cerniera che collega la chiesa, l’Oratorio in cui ci troviamo e la Sala padre Ferrarotti dedicata alle attività con i ragazzi. E questo tratto, anche se legato certo alla limitatezza dello spazio a disposizione e alle vicissitudini storiche del complesso, mi sembra simboleggi bene il ruolo che – sulle orme di San Filippo – i Padri che nei secoli hanno abitato questi spazi hanno voluto dare ai nostri laici dell’Oratorio, non ospiti ma anch’essi “di casa”, e alle attività per loro e con loro pensate, non accessorie ma spazi anch’essi di incontro con Dio”.
Alla presenza delle tante autorità civili e militari presenti – basti ricordare il Prefetto e il Questore – sono poi intervenuti l’ingegner Nicoletta Viziano, in rappresentanza della Compagnia di san Paolo, l’architetto Cristina Bartolini, Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, il dottor Massimo Bartoletti, funzionario della medesima Soprintendenza, gli architetti Gianni Bozzo e Paolo Cardo autori e direttori del progetto di restauro, Maria Cristina Zaninetta del Laboratorio di restauro della Regione Liguria.
Giacomo Montanari, curatore scientifico dei Rolli Days, ha ricordato come la rinnovata sacrestia si inserisca nell’itinerario “La custodia del Sacro – Le sacrestie monumentali”, itinerario promosso dall’Ufficio Beni Culturali dell’Arcidiocesi di Genova e che sarà uno degli eventi collaterali nella prossima edizione dei Rolli Days dal 13 al 15 di questo mese di maggio. Il programma di questo evento così importante, divenuto un appuntamento abituale per la nostra città, era già stato presentato dal dott. Montanari insieme con l’Assessore Barbara Grosso e con padre Mauro De Gioia alle 16.30 proprio nella sacrestia, presente stampa e televisione.
Al termine della lunga ma interessante serie di interventi, l’assessore Laura Gaggero ha portato il saluto del Sindaco impossibilitato a intervenire di persona; mons. Michele De Santi, in rappresentanza dell’Arcivescovo, assente per motivi di salute, ne ha portato il saluto e ha poi benedetto i locali restaurati.
Erano presenti anche padre Michele Nicolis, Procuratore Generale della Confederazione dell’Oratorio in rappresentanza di tutta la famiglia oratoriana e padre Stanislaw Morawski, decano della comunità genovese dei Padri Filippini.
I canti che hanno intervallato gli interventi nell’ Oratorio, che non si vedeva così affollato da prima della pandemia, sono stati eseguiti dall’ensemble Vox Antiqua, diretta dal Maestro Marco Bettuzzi, e hanno allietato una serata in cui – per dirla ancora col Padre Preposito – se è vero che ” le sacrestie, sono talvolta presentate come luoghi chiusi, stantii, di rifugio dei paurosi”, quella che è emersa ed è stata presentata “è un luogo pieno di vita e di bellezza, luogo di partenza per una vita piena di incontro con il Signore e con i fratelli”.
Servite Domino in laetitia.

Padre Mauro De Gioia